Il mio lavoro più dinamico, che prende vita con il progetto “Vertically”, è una conversazione visiva tra spazio fisico e non fisico, e’ la ricerca del luogo che contenga la nostra vera natura. Questo luogo è ciò che definisco Terza Dimensione.

In tempi in cui, più di sempre, il “globale” ha aperto strade diverse, che intersecandosi creano unione ma anche una sorta di perdizione interiore, io cerco uno spazio inequivocabile, nel quale potersi muovere senza preconcetti. Questo spazio, la Terza Dimensione, è un universo forgiato dall’unione del conscio e inconscio, che insieme danno vita ad una “realtà” riconosciuta, apprezzata e, specialmente, utilizzata in maniera unica da ognuno di noi.

E’ una dimensione che apre e unisce cuore e mente, mettendo a nostra disposizione un’energia inesplicabile ma facilmente recepita dai nostri recettori più intimi e umani, conferendoci la capacità di evolvere distaccati dai concatenamenti, spesso limitanti, della nostra esistenza.